Firmato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei bancari
Sottoscritto l'accordo definitivo tra le organizzazioni sindacali del credito con l'Associazione Bancaria Italiana (ABI) e Intesa San Paolo.
Il nuovo inquadramento collettvo scadrà a marzo 2026 e prevede per i 270mila bancari un aumento medio mensile di 435 euro a partire da dicembre, una riduzione di 30 minuti dell'orario lavorativo settimanale (a 37 ore) e il ripristino pieno della base di calcolo del trattamento di fine rapporto. Per quanto riguarda la retribuzione, l’incremento concordato ingloba sia il recupero dell’inflazione sia il riconoscimento della produttività delle banche. Il primo aumento mensile verrà riconosciuto con la “busta paga” di dicembre, ma decorre da luglio scorso, ne consegue che verranno riconosciuti arretrati per cinque mesi: in media 1.250 euro per ciascun lavoratore. Sale da 8 a 13 il numero delle ore per la formazione retribuita. Ampliate le possibilità di ricorso al Fondo per l’occupazione (Foc), da parte delle banche, con l’obiettivo di favorire ancora di più la staffetta generazionale nel settore e far crescere l’occupazione al Sud. La cabina di regia nazionale, creata nel 2019, estende il suo raggio d’azione alla banca digitale e diventa il luogo di confronto permanente fra Abi e sindacati in merito l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione, le nuove mansioni e le figure professionali.
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